Nel 2025 i finanziamenti statali per avviare un’attività rappresentano un’opportunità concreta per chi vuole mettersi in proprio. L’Italia offre numerosi incentivi per sostenere l’imprenditoria, specialmente quella giovanile e femminile. Che si tratti di fondi a fondo perduto, prestiti agevolati o bonus regionali, conoscere le opzioni disponibili è il primo passo per trasformare un’idea in una realtà concreta. In questa guida scoprirai come funzionano i finanziamenti statali per le nuove imprese, chi può richiederli e quali sono i passi per ottenere il supporto economico.
Indice dei contenuti
A chi sono rivolti i finanziamenti statali
I finanziamenti statali per l’avvio di un’attività sono destinati principalmente a persone fisiche o società che intendono avviare un’impresa in Italia. Sono particolarmente orientati a:
Giovani sotto i 35 anni: molte misure privilegiano chi ha meno di 35 anni e vuole iniziare un’attività con idee innovative
Donne: esistono fondi specifici per l’imprenditoria femminile, sia in forma individuale che societaria
Disoccupati o NEET: chi non lavora e non studia può accedere a misure dedicate, anche senza capitali iniziali
Imprese costituite da meno di 24 mesi: alcuni bandi si rivolgono anche ad aziende giovani già costituite
Residenti in aree svantaggiate: le regioni del Sud Italia, le zone montane o quelle con alta disoccupazione spesso godono di fondi speciali
Tipologie di agevolazioni disponibili
Nel 2025 esistono diverse forme di finanziamento pubblico per avviare un’attività. Ecco le principali:
Contributi a fondo perduto: si tratta di somme erogate dallo Stato che non devono essere restituite, spesso per coprire parte delle spese iniziali. Sono molto richiesti perché non generano debiti
Finanziamenti agevolati: prestiti a tasso ridotto o con condizioni più favorevoli rispetto a quelli bancari tradizionali. Possono essere erogati direttamente dallo Stato o in collaborazione con istituti di credito
Voucher per servizi di consulenza o formazione: alcune misure prevedono un rimborso per spese sostenute per digitalizzazione, marketing, business plan o formazione del personale
Crediti d’imposta: in alcuni casi, è possibile compensare parte delle spese sostenute con uno sconto sulle imposte future
Bandi regionali e comunali: oltre ai fondi nazionali, ogni Regione o Comune può attivare bandi specifici in base alle priorità del territorio
Come accedere ai finanziamenti
Per richiedere un finanziamento statale occorre seguire alcuni passaggi chiave:
1. Verificare i requisiti
Ogni bando ha regole precise: età, residenza, situazione lavorativa, settore dell’attività, ecc. È importante leggere attentamente i criteri prima di iniziare
2. Creare un business plan
Un piano d’impresa solido è spesso richiesto e serve a dimostrare la sostenibilità del progetto. Deve includere dati finanziari, strategie di marketing e una visione a medio-lungo termine
3. Registrarsi al portale dedicato
La maggior parte dei bandi richiede l’iscrizione a piattaforme pubbliche come Invitalia o bandi regionali. È necessario disporre di SPID e PEC
4. Compilare la domanda
Bisogna inserire dati anagrafici, dettagli dell’impresa (se esiste), informazioni sul progetto e allegare i documenti richiesti
5. Attendere la valutazione e, se approvato, iniziare il progetto
Alcuni bandi prevedono una valutazione a punteggio, altri seguono un criterio cronologico. Se approvati, i fondi vengono erogati secondo tempi stabiliti
I principali programmi attivi nel 2025
Resto al Sud 2.0
Finanziamento rivolto a giovani imprenditori nel Mezzogiorno. Copre fino al 100% delle spese con una parte a fondo perduto e una a tasso zero
ON – Oltre Nuove Imprese a Tasso Zero
Misura dedicata a giovani e donne che vogliono avviare un’attività su tutto il territorio nazionale. Prevede prestiti a tasso agevolato per investimenti fino a 3 milioni di euro
Nuova Sabatini
Agevolazione per l’acquisto di beni strumentali da parte di piccole e medie imprese. Consente di ottenere un contributo sugli interessi applicati ai finanziamenti
Smart&Start Italia
Programma che sostiene le startup innovative, con finanziamenti agevolati e contributi a fondo perduto per chi sviluppa tecnologie o soluzioni digitali
Fondo Impresa Donna
Fondo dedicato esclusivamente alle donne imprenditrici, con contributi a fondo perduto e prestiti a tasso agevolato per l’avvio o lo sviluppo dell’attività
Cosa serve per ottenere il finanziamento
Oltre ai requisiti anagrafici o geografici, i principali documenti richiesti includono:
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Carta d’identità e codice fiscale
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Curriculum dei soci o promotori
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Business plan dettagliato
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Preventivi e fatture delle spese previste
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Visura camerale (se l’impresa è già costituita)
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Documenti bancari o ISEE in caso di bandi che valutano la situazione economica personale
Avere tutto pronto velocizza l’istruttoria e migliora le probabilità di successo. In alcuni casi è utile farsi assistere da un commercialista o un consulente per la compilazione corretta della domanda
FAQ – Domande frequenti sui finanziamenti per avviare un’attività
Posso accedere a un finanziamento se non ho ancora aperto la partita IVA?
Sì, molti bandi sono pensati proprio per chi è in fase di avvio. La partita IVA verrà attivata solo in caso di approvazione del finanziamento
È necessario restituire tutto il finanziamento?
Dipende dal tipo di fondo. Se si tratta di un contributo a fondo perduto, no. Se invece parliamo di finanziamenti agevolati, la restituzione è prevista ma a condizioni molto favorevoli
Serve una garanzia per ottenere il prestito?
Nella maggior parte dei bandi statali, soprattutto quelli per giovani o disoccupati, non viene richiesta alcuna garanzia reale o personale
Quanto tempo serve per ricevere i fondi?
Dai 2 ai 6 mesi in media, a seconda della complessità del progetto, del numero di domande e dell’efficienza dell’ente erogatore
Posso usare il finanziamento per un’attività online?
Assolutamente sì. Molti bandi premiano l’innovazione digitale, quindi e-commerce, consulenze online e progetti tech sono ammissibili
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